Aumento dei prezzi negli appalti: le novita’ del decreto aiuti

Attraverso l’articolo 26 del Decreto-Legge n. 50 del 17 maggio, si cerca di accelerare le modalità di compensazione degli aumenti eccezionali per i materiali da costruzione avvenuti nel secondo semestre del 2021.

Pochi giorni prima della promulgazione del cosiddetto “Decreto aiuti” (DL 50/2022) è stata pubblicata la rilevazione delle variazioni percentuali dei prezzi dei materiali da costruzione superiori all’8% rispetto al 2020 (Decreto 4 aprile 2022 pubblicato in GU il 12 maggio).

La relativa tabella riporta 54 voci che hanno subìto aumenti superiori a tale soglia nel secondo semestre del 2021 rispetto all’anno prima. In cima alla lista l’acciaio e derivati (tondino per c.a. +72,25%), ma anche altri materiali di uso corrente in cantiere come sabbia (+8,98%), cemento (+14,48%), bitume (+36,52%), legname di abete (+57,30%).

Il “Decreto aiuti”, che affronta contemporaneamente molti altri temi, dedica l’art. 26 a “Disposizioni urgenti in materia di appalti pubblici di lavori” per fronteggiare gli aumenti
eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, in relazione agli appalti pubblici di lavori, aggiudicati sulla base di maggiori importi derivanti dall’applicazione dei prezzari sono riconosciuti dalle stazioni appaltanti, al netto dei ribassi formulati in sede di offerta e nella misura del 90 per cento.

Il certificato di pagamento dovrà essere emesso contestualmente allo stato di avanzamento dei lavori, o comunque entro cinque giorni dall’adozione del medesimo. Il pagamento è, comunque, effettuato al netto delle compensazioni eventualmente già riconosciute o liquidate

Il provvedimento dispone che i prezziari regionali vengano eccezionalmente aggiornati entro luglio (ma sulla base di criteri ministeriali che non sono ancora stati emanati); nelle more di tale aggiornamento, le stazioni appaltanti determinano i prezzi con un aumento immediato fino al 20% rispetto ai prezziari vigenti.

Le gare bandite dopo il 18 maggio (data di entrata in vigore del “Decreto aiuti”) e fino al 31 dicembre 2022, devono avere come riferimento solo i prezzari aggiornati o i prezzi quantificati con l’aumento automatico fino al 20%.

Se dopo l’aggiornamento del prezzario regionale emerge che la variazione del prezzo è stata inferiore o superiore all’incremento quantificato, le Stazioni Appaltanti procedono al
conguaglio degli importi riconosciuti in occasione del pagamento dei successivi stati di
avanzamento dei lavori.

Per le lavorazioni effettuate tra il 1° gennaio 2022 e il 18 maggio 2022 (data di entrata in vigore del decreto), la SA emette, entro 30 gg, un certificato di pagamento straordinario con l’evidenza dell’acconto per le lavorazioni effettuate e contabilizzate da tale datase di offerte, con termine finale di presentazione entro il 31 dicembre 2021.

Il Decreto “Aiuti” rifinanzia con 2,55 miliardi di euro totali il Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche, istituito presso il Ministero delle Infrastrutture dal DL 76/2020, e il Fondo per l’adeguamento dei prezzi, istituito, sempre presso il Ministero delle Infrastrutture, dal DL 73/2021. Le risorse complessive saranno utilizzate per consentire la prosecuzione delle opere già avviate o appaltate, con uno specifico richiamo a quelle finanziate dal PNRR, dal PNC o per le quali è stato nominato un commissario straordinario.

Il decreto pubblicato in Gazzetta ripartisce in parti uguali la dotazione del Fondo tra grandi, piccole e medie imprese, ricalcando quanto previsto da un analogo decreto emanato lo scorso settembre.

La nuova norma introduce delle semplificazioni per facilitare l’accesso al Fondo per la
compensazione dei prezzi. Viene abbassato da 60 a 45 giorni (dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto sulla rilevazione degli aumenti dei prezzi dei materiali) il termine entro il quale le Stazioni Appaltanti devono inviare la richiesta di accesso al Fondo.

La semplificazione entrerà quindi a regime dopo la pubblicazione del DM con l’aumento dei prezzi, che il Mims ha firmato all’inizio di aprile.

Per effetto del decreto aiuti, le Stazioni Appaltanti hanno inoltre a disposizione un formato
standard attraverso il quale trasmettere dati e informazioni in maniera uniforme.

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About Giuseppe Morano

Mi sono laureato in giurisprudenza con lode, presso l'università Luiss, nel profilo di diritto delle istituzioni nell’ anno 2007. Successivamente nel 2009 ho conseguito il Diploma post lauream di “Scuola di specializzazione per le Professioni Legali”. Ho conseguito il titolo di dottore di ricerca in diritto amministrativo con borsa di studio, dopo aver vinto il relativo concorso, ed ho prestato attività accademica presso le università Luiss e Guglielmo Marconi di Roma. Sempre a seguito di selezione pubblica, ho svolto, attività di assistenza tecnico-giuridica, presso il Mise, dipartimento della coesione territoriale, per lo studio e l’ analisi della normativa relativa ai fondi fsc ed al monitoraggio nella realizzazione delle opere di mitigazione del rischio idrogeologico. Sono giurista e legale esperto in: appalti pubblici, procedure concorsuali e project financing; in materia di tutela ambientale; in materia di fondi pubblici europei e nazionali; in ambito di contratti ed obbligazioni, diritto commerciale e societario, diritto industriale, diritto del lavoro, diritto di proprietà.
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