Legge di bilancio 2023 e prime novità per i professionisti

La prima bozza della nuova legge di bilancio, prevede la Flat tax fino a 85mila euro per partite iva e professionisti. Il tetto di ricavi e compensi annuali, sotto il quale i lavoratori autonomi e le Partite Iva pagano una tassa forfetaria con aliquota unica del 15%, salirà dagli attuali 65mila a 85mila euro.

Si prevede, inoltre, che il regime forfetario cessi dall’anno in cui il professionista registri ricavi o compensi superiori a 100mila euro. In questo caso, il professionista dovrà pagare l’Iva a partire dalle operazioni che comportano il superamento si questo limite.

Questa causa di esclusione dalla flat tax si aggiungerà alle altre già esistenti:

  • superamento del tetto dei ricavi o compensi;
  • superamento del limite di 20mila euro per spese per lavoro accessorio;
  • residenza in un Paese extra UE o che non assicuri lo scambio di informazioni sui redditi;
  • partecipazioni a società controllanti che esercitano attività riconducibili a quella professionale;
  • prestazione dell’attività nei confronti di precedenti datori di lavoro;
  • redditi da lavoro dipendente superiori a 30mila euro nell’anno precedente.

Inoltre, i professionisti e gli autonomi che non scelgono il regime forfetario, potranno usufruire della nuova flat tax incrementale e pagare un’imposta sostitutiva calcolata con un’aliquota del 15% sulla base imponibile, comunque non superiore a 40mila euro, pari alla differenza tra il reddito d’impresa o di lavoro autonomo determinato nel 2023 e il reddito d’impresa o di lavoro autonomo, d’importo più elevato, dichiarato negli anni dal 2020 al 2022, decurtata di un importo pari al 5% di quest’ultimo ammontare.

La bozza del DDL Bilancio 2023 aumenta da 1.000 a 5.000 euro la soglia oltre la quale è vietato effettuare pagamenti in contanti.

Il nuovo limite sarà in vigore dal 1° gennaio 2023 ed alleggerisce l’obbligo di accettare pagamenti elettronici introducendo un periodo transitorio in cui non saranno applicate multe.

L’obbligo di POS per le partite iva è in vigore dal 30 giugno 2022 e prevede sanzioni pari a 30 euro, più il 4% del valore della transazione, a carico di chi non accetta i pagamenti con POS, bancomat o carta di credito.

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About Giuseppe Morano

Mi sono laureato in giurisprudenza con lode, presso l'università Luiss, nel profilo di diritto delle istituzioni nell’ anno 2007. Successivamente nel 2009 ho conseguito il Diploma post lauream di “Scuola di specializzazione per le Professioni Legali”. Ho conseguito il titolo di dottore di ricerca in diritto amministrativo con borsa di studio, dopo aver vinto il relativo concorso, ed ho prestato attività accademica presso le università Luiss e Guglielmo Marconi di Roma. Sempre a seguito di selezione pubblica, ho svolto, attività di assistenza tecnico-giuridica, presso il Mise, dipartimento della coesione territoriale, per lo studio e l’ analisi della normativa relativa ai fondi fsc ed al monitoraggio nella realizzazione delle opere di mitigazione del rischio idrogeologico. Sono giurista e legale esperto in: appalti pubblici, procedure concorsuali e project financing; in materia di tutela ambientale; in materia di fondi pubblici europei e nazionali; in ambito di contratti ed obbligazioni, diritto commerciale e societario, diritto industriale, diritto del lavoro, diritto di proprietà.
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