Roma 2030: un nuovo stile urbano, per la rinascita della Capitale

L’ associazione culturale “Giovani professionisti per il rinnovamento”, ha elaborato un piano civico, rivolto a tutte quelle forze politiche che credono veramente nella partecipazione e nel coinvolgimento di cittadini, imprenditori, associazioni ed ordini professionali.

Si ritiene necessario il restyling estetico e funzionale di tutti gli edifici e le infrastrutture di Roma Capitale. Una tale operazione, dovrà partire da una revisione dell’ attuale Piano Regolatore Generale e degli altri regolamenti di edilizia ed urbanistica, oltre che dal rafforzamento della legislazione speciale per Roma Capitale, al fine di promuovere una visione moderna ed innovativa della città, che vada di pari passo alla valenza storica di tanti quartieri cittadini.

Per completare un tale progetto di effettiva rinascita urbana, occorrerà avere un orizzonte temporale di un decennio, quindi due consiliature capitoline.

Si stima che, entro il 2100, le temperature globali aumenteranno in media di 2 gradi oltre i livelli attuali. Se le emissioni non saranno adeguatamente controllate le città diventeranno sempre più vulnerabili agli impatti negativi del cambiamento climatico.

Da una innovativa politica urbanistica ed edilizia delle città, si potrebbe ottenere il 40% del risparmio di energia e di riduzione di emissioni, necessario per raggiungere tale traguardo.

Le città avranno bisogno di nuovi edifici con emissioni di carbonio quanto più possibile vicine a zero, e , priorità assoluta, di ammodernare gli edifici preesistenti. Questi ultimi, producono piú del 50% delle emissioni cittadine.

Proponiamo, quindi, per il futuro di Roma Capitale, di dar vita ad un “concorso internazionale di idee” che abbia ad oggetto la presentazione di progetti concreti di ”restyling estetico e funzionaleper tutti i Municipi di Roma Capitale.

Attraverso un tale sistema, si potrà stimolare lo sviluppo urbano innovativo a zero emissioni di carbonio e trasformare molti siti sottoutilizzati in baluardi di sostenibilità e resilienza.

I progetti vincitori del concorso d’ idee, plasmeranno, in modo partecipato e meritocratico l’ urbanistica della Roma del 2030.

I team partecipanti, dovranno non solo avanzare proposte creative in termini di contenuti e di estetica urbana, ma anche dimostrare che è possibile ottenere elevate prestazioni ambientali unitamente a soluzioni architettoniche di alta qualità e a benefici per la comunità.

I progetti dovranno essere selezionati secondo un meccanismo di premialità basato in primo luogo sulla qualità del progetto e in seconda istanza sull’offerta economica.

Tutti questi progetti , dovranno essere accomunati dalla ricerca di soluzioni sostenibili per l’ambiente e dal miglioramento del benessere dei romani. Attraendo investimenti privati e con il supporto e gli incentivi pubblici locali ed europei, si potrà realizzare un nuovo modello urbano a misura di cittadino: nuove piazze, nuove aree verdi pubbliche, servizi piu efficienti, nuovi sistemi di trasporto celeri e interconnessi, spazi comuni innovativi.

Per conseguire tali obiettivi , sarà necessario che tutti i governi locali delle città con piu di 100.000 abitanti e quindi anche Roma Capitale, entrino in sinergia con i produttori delle fonti di maggiori emissioni, affinché cambino le proprie abitudini in settori chiave per l’andamento climatico, compresi: edifici residenziali e commerciali, energia, trasporto e rifiuti.

Sarà fondamentale superare l’ endemica emergenza rifiuti della città, attraverso la realizzazione nella provincia di Roma, di un termovalorizzatore di ultima generazione e ad impatto 0, come quello realizzato nella Capitale danese di Copenaghen. In tal modo si eliminerà l’ emergenza rifiuti e si valorizzeranno gli stessi per garantire l’ autonomia energetica della città.

Inoltre, per incentivare l’ auto riqualificazione degli edifici, si propone di predisporre una moratoria di 2 anni, della tassa di occupazione di suolo pubblico, richiesta attualmente dal Comune per l’ installazione di impalcature e ponteggi.

Sarà certamente utile procedere ad un piano di riqualificazione di aree ed immobili pubblici inutilizzati o scarsamente utilizzati , anche attraverso l’ intervento di investitori privati che, in project financing e facendo squadra con i progettisti, possano presentare delle proposte di vera rigenerazione urbana, vantaggiose per i quartieri romani.

Occorrerà partire dall’innovazione, per restituire alla città tantissimi mq di spazi accessibili e verdi. I nuovi volumi urbani dovranno essere modellati in modo da creare percorsi pedonali e ciclopedonali verdi all’ interno dei vari Municipi , che lambiscano gli edifici e mettano in connessione con l’ esterno i vari piani degli stessi, incentivando, attraverso la fiscalità locale, le terrazze verdi e/o fotovoltaiche condominiali.

Le facciate degli edifici, dovranno prediligere i rivestimenti con doghe composte, fino al 70 per cento, da fibre naturali in grado di produrre energia. Inoltre, un sistema di fioriere per la crescita di verde rampicante, permetterà di creare dei frangisole naturali. Al piano terra degli edifici commerciali, si dovrebbero prevedere degli sgravi sugli affitti per le start up con progetti di ristorazione che utilizzano prodotti locali a chilometro zero.

Si dovrebbero prevedere anche delle aree franche urbane con tassazione locale 0 per chi apre una nuova attività commerciale in quei municipi a più alto indice di abbandono e di spopolamento. Per contrastare il fenomeno della criminalità in determinate aree della Capitale, sarà utile istituire il vigile urbano di quartiere, con operatività anche notturna.

Sarà importante realizzare anche dei nuovi parchi urbani in ogni singolo Municipio, dotati di giochi per bambini, tavoli da pic nic per famiglie, attrezzature per sport all’ aria aperta, fontane pubbliche ed attrezzati con mini anfiteatri idonei a ospitare anche mercatini e sagre periodici.

Andranno sostituite tutte le attuali vetuste panchine pubbliche, con altre di nuova tipologia, dotate di prese elettriche per ricaricare Pc e cellulari.

Tutte le aree adiacenti il fiume Tevere dovranno essere riqualificate con progetti che le rendano fruibili, per cittadini e turisti , durante tutto il corso dell’ anno e non come accade attualmente soltanto nei mesi estivi di luglio ed agosto. Inoltre, si dovrà creare un sistema di Trasporto pubblico locale innovativo, rapido e sostenibile, basato su un’ idea di “alta velocità urbana” , creando una rete di trasporti nuova ed idonea ad interconnettere tutti i quartieri di Roma Capitale con linee metro e tram strettamente integrate tra loro. L’ alta velocità urbana, dovrà consentire, in tal modo, di superare l’ attuale e lento sistema di trasporto pubblico locale basato prevalentemente sui bus.

Dovranno infatti essere ristrutturate le linee tramviarie e metropolitane attuali, ne dovranno essere realizzate di nuove e dovranno essere acquistati nuovi mezzi di trasporto su ferro ne dovranno essere realizzate numerose nuove, creando anche stazioni-museo in caso di ritrovamento di reperti storici, cosi come accade ad Atene. Si dovranno anche realizzare dei parcheggi di scambio ad ogni uscita del GRA.

In tal modo, ogni lavoratore pendolare o turista, potrà lasciare l’ auto senza entrare all’ interno del GRA, mafruendo, ad ogni uscita dello stesso, di un collegamento tramviario rapido e di nuova realizzazione diretto a Roma Termini, da cui sarà facile sposarsi per ogni parte della città.

Sarà indispensabile anche creare dei percorsi ciclabili municipali, dotati di pensiline di copertura avverso le piogge invernali , spostando su questo tipo di progettualità a misura di cittadino, i fondi previsti attualmente per realizzare il megagalattico e concretamente poco fruibile, progetto di GRAB (grande raccordo anulare delle biciclette).

Occorrerà anche potenziare in città le colonnine di ricarica elettrica e le postazioni per il bike sharing. Il restauro degli edifici dovrà avvenire in linea con lo stile imperiale e storico di Roma e con la tradizione di ogni singolo quartiere.

Andrà realizzato un vero e proprio piano Marshall delle strade romane, con Il rifacimento
complessivo del manto stradale in tutti i quartieri della città, utilizzando asfalto drenante e ad altro grip, in grado di ridurre gli incidenti stradali urbani, soprattutto su due ruote e ripristinando ex novo nelle zone storiche, i tratti dissestati di sampietrini.

Sarà importante estendere l’ accesso a tutte le ztl per i motocicli e creare per gli stessi delle mini corsie preferenziali, in modo da diluire gli spostamenti su quattro ruote.
Occorrerà ridurre il costo orario attuale delle strisce blu di parcheggio, portandole a 70 centesimi l’ ora. In tal in modo , con equità, si scoraggerà l’ evasione e si ridurranno le multe ai cittadini.

Al contempo, andranno realizzati, in project financing , dei parcheggi sotterranei di quartiere , con tariffe calmierate identiche a quelle delle strisce blu. Ogni 2 km, dovrà essere fruibile al cittadino un mini parcheggio di quartiere sotterraneo; ciò consentirà di
ridurre anche il problema della sosta selvaggia. Inoltre, si dovrà procedere ad un piano strategico di abbattimento di tutte le barriere architettoniche cittadine, che rendono attualmente pieno di insidie e difficoltoso il transito, sui dissestati marciapiedi romani, di passeggini e carrozzine.

Avv. Giuseppe MoranoAss. Cult. Giovani professionisti per il rinnovamento.

www.professionistierinnovamento.org  – info@professionistierinnovamento.org

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